Convegno disprassia alla San Francesco (22 ottobre) terminato

seminario disprassia

Il corso sulla Disprassia si è tenuto a Roma sabato 22 ottobre 2016, hanno partecipato insegnanti, medici pediatri ed altri operatori.

 

Obiettivo del corso:

Fornire degli strumenti per riconoscere la disprassia e di presentare una panoramica sulle principali tecniche riabilitative.

 

 

Il convegno ha avuto luogo presso la Cooperativa Sociale San Francesco sita in Via del Casaletto,400 Roma (zona Monteverde)

 

Qui il pieghevole informativo

[wpfilebase tag=file id=7 /]

Qui la scheda di iscrizione

[wpfilebase tag=file id=4 /]

 

Grazie a tutti per aver partecipato

 

SEGRETERIA ORGANIZZATIVA SEMINARI

Tel. 06/6536113  –   cell. 366/4063941

e – mail: ambulatorio@sanfrancescocoop.it

sito web: www.sanfrancescocoop.it

 

Porte aperte la Cooperativa Sociale San Francesco festeggia i suoi 30 anni

Cooperativa Sociale San Francesco : 30 anni

Roma – Mercoledì 22 giugno 2016 la Cooperativa Sociale San Francesco ONLUS ha festeggiato i suoi 30 anni presso la sede storica di via del Casaletto, 400. Sono ormai passati 30 anni da quando don Giuseppe Bisson, un sacerdote di periferia, insieme a un gruppo di volontari, inizia ad occuparsi di ragazzi disabili e delle loro famiglie, che non riescono a farsi carico del loro sostegno. Sono ragazzi speciali per Don Giuseppe e il suo desiderio è dar loro una “casa”. Il percorso è lungo, e le battaglie verso le istituzioni e il riconoscimento di uno spazio per i suoi ragazzi sono tante. Il quartiere si stringe attorno alla cooperativa… I volontari, la Provvidenza e il progetto inizia a prendere forma. Don Giuseppe nel 2007 è mancato, ma grazie a lui e a tutte le persone che hanno creduto a questo “sogno”, oggi i nostri ragazzi hanno la possibilità di avere una vita nuova e dignitosa. Oggi come allora la San Francesco prosegue il suo cammino con il medesimo impegno, passione e responsabilità. Ha da poco aperto un ambulatorio dedicato ai bambini con disturbo motorio e del linguaggio, e li segue in un progetto per tutelare quelle famiglie in difficoltà economica. La cooperativa prosegue ancora il suo impegno collaborando con la Fondazione Banco Alimentare, nella raccolta e distribuzione di pacchi viveri a circa 200 famiglie presenti sul territorio, recupera i pasti non consumati della distribuzione aziendale e alberghiera in collaborazione con le Caritas parrocchiali, che pensano allo smistamento.

Tutto questo è possibile grazie anche alla generosità dei tanti benefattori che ogni anno scelgono di aiutare la San Francesco con donazioni e destinando il proprio – 5×1000.

Grazie a tutti coloro che sono intervenuti alla festa.

 

 

 

torneo burraco 2016

Torneo di burraco per i progetti della San Francesco

Torneo di burraco per i progetti della San Francesco

Torneo di burraco per i progetti della San FrancescoLa San Francesco ONLUS, in collaborazione con l’Associazione Hermes 2000, ha organizzato un torneo di burraco a sostegno delle iniziative sociali della cooperativa. Un pomeriggio all’insegna della solidarietà e della vicinanza alla San Francesco.

Un grande ringraziamento va fatto all’Associazione Hermes 2000 e alla cara Mariella Santoli, che insieme alla nostra  Cinzia ha coordinato i lavori per il successo del torneo di beneficenza. Durante il pomeriggio si è svolto anche una mini- riffa, i cui premi sono stati donati dalla gentile concessione della Farmacia Traina, la profumeria Cecconi e la libreria Raponi.

Arrivederci alla prossima!

 

 

 

Grazie ai partner dell’iniziativa

carpoint pim  polo hotel sunshine ritz hermes associazione
garage parioli  elvezia  Castrum boccea  itineroma  acino che vola
bios spa

[slideshow_deploy id='1189']

La San Francesco premia al Triplete Cup

E’ giunta a termine la prima edizione del Triplete Cup, torneo di calcio a 5 , giocato presso il centro sportivo Casalotti di Roma in via Borgosesia. Gli organizzatori del torneo hanno voluto dare un risvolto solidale alla manifestazione sportiva, facendo una donazione alla San Francesco ONLUS per i suoi progetti. Un gesto importante considerata la giovane età di Alessandro, studente universitario ed ideatore dell’evento calcistico. La San Francesco ha voluto dare il proprio contributo donando la targa “Fair Play” alla squadra migliore in campo.

La San Francesco ringrazia Alessandro e tutto lo staff del Triplete Cup.

[slideshow_deploy id=’1189′]

 

i traguardi raggiunti e i ringraziamenti della San fRancesco alla cena di beneficenza

I traguardi raggiunti e i ringraziamenti del presidente Sclafani nella cena di beneficenza.

I traguardi raggiunti e i ringraziamenti del presidente Sclafani nella cena di beneficenza

San Francesco in festa

Roma – Si è svolta il 29 dicembre 2015, in via del Casaletto 400 il consueto aperitivo di fine anno organizzato dalla Cooperativa San Francesco. Come ogni anno in questo periodo i soci e i dipendenti della cooperativa si danno appuntamento per ringraziare gli amici della ONLUS. Molte le persone intervenute alla cena sociale.
A preparare le pietanze ci hanno pensato tutti i dipendenti, sotto la supervisione della cuoca Natalina, mamma dei biscottini natalizi della San Francesco “i Natalini”.

Durante la serata sono stati illustrati i traguardi raggiunti dalla cooperativa nel 2015 e i progetti futuri della stessa. Tra questi è stato ricordato che l’obiettivo principale sarà potenziare l’ambulatorio di riabilitazione, che ad oggi riesce a soddisfare la maggior parte della domanda, soprattutto per l’età evolutiva.
Da qualche mese la San Francesco ha ridotto la tariffa oraria per le varie specialità riabilitative, per consentire alla maggior parte delle famiglie di poter usufruire del diritto alla salute, che lo Stato non riesce sempre a garantire. In parallelo, la cooperativa ha aperto vari tavoli per vedersi riconosciuto il budget, previsto dall’accreditamento, come struttura ex art. 26 da parte del SSR.
La Presidente, Sabrina Sclafani ha voluto ringraziare personalmente tutti coloro che hanno avuto parte a questa magnifica serata di fine anno.

Ieri abbiamo trascorso una bellissima serata in compagnia di tanti amici, sempre pronti a donare il proprio contributo per la mission della San Francesco! Grazie a tutti e a prestissimo!!!

San Francesco Onlus il tempo

La San Francesco su “Il Tempo”

La San Francesco su “Il Tempo

La San Francesco su "Il Tempo"

 

La storia della Coop., che si occupa di offrire sostegno e riabilitazione a decine di persone affette da disabilità fisiche e motorie, ha inizio nel 1989 quando Don Giuseppe Bisson occupò il locale, allora ridotto a rudere, avviandone la ristrutturazione per farne una casa famiglia per disabili. Ma è solo nel settembre 1997 che il Comune decide di farsi vivo con un’ordinanza del sindaco con cui l’immobile veniva assegnato provvisoriamente alla ormai consolidata Coop., dopo che quest’ultima ne aveva richiesto l’intervento. Per leggere tutto l’articolo uscito oggi su “Il Tempo” clicca qui!

Siamo tornati dai soggiorni estivi. Grazie a tutti

ROMA – Tutti i ragazzi si sono divertiti e sono stati bene: alcuni di loro hanno verbalizzato il divertimento e la serenità vissuti durante questa vacanza, in altri invece era possibile leggere lo stato di tranquillità e di serenità dai loro sguardi e dai loro comportamenti.
I ragazzi hanno fatto delle lunghe passeggiate, alternate da momenti di svago e di relax al bar (che tutti hanno gradito molto) per le merende “speciali” a base di gelato e di dolci.
“E’ stato bello passeggiare con gli operatori e poi fermarsi al bar, per mangiare il gelato… questo è un bel ricordo della vacanza” hanno riferito alcuni di loro.
I ragazzi hanno giocato all’aperto grazie al verde che avevano intorno, e hanno fatto tanti bagni in piscina… il giardino del monastero è stato attrezzato con due grandi piscine immerse nel verde in modo che i ragazzi potessero trascorrere momenti sereni insieme all’insegna del riposo e del divertimento e rinfrescarsi piacevolmente.
Alcuni ragazzi, il cui compleanno ricadeva nel mese di agosto, lo hanno festeggiato in vacanza: è stata un’esperienza molto piacevole, allietata oltre che da cose buone da mangiare e musica con balli anche dagli amici volontari di Civita Castellana, che quasi tutti i pomeriggi andavano a trovare i ragazzi per trascorrere del tempo con loro.
A ferragosto operatori e ragazzi hanno organizzato un bel pranzo a base di carne alla brace.
Al ritorno dalla vacanza questi sono stati i pensieri di alcuni ragazzi:
Estella: “Più ci vado e più mi diverto. È stato bello festeggiare il mio compleanno in vacanza, in un posto diverso, mi è piaciuto andare in piscina, ma quello che mi è piaciuto di più sono state le uscite al bar.”
Nella: “Quando sono andata via, ero triste perché sarei voluta restare ancora lì. Mi è piaciuto molto andare in piscina, al bar e soprattutto riuscire a dare una mano agli operatori in cucina.
Annamaria: “Sono stata bene, ci tornerei volentieri, mi è piaciuto andare con gli operatori a fare la spesa al supermercato, aiutare in cucina e mi sono divertita con i giochi all’aperto che facevamo.”
Miranda: “Voglio ritornarci perché sono stata bene…sono stata contenta di andare al bar con gli operatori, delle passeggiate e dei bagni in piscina”.
Gli operatori e i ragazzi ringraziano di cuore i benefattori per aver contribuito a rendere bella e piacevole la loro vacanza a Civita Castellana.

I bambini tirano fuori la lingua quando sono concentrati, perché?

I bambini tirano fuori la lingua quando sono concentrati

lingua fuori bambini

I bambini lo fanno spesso, almeno fino ai 6 anni: quando sono molto concentrati tirano fuori la lingua. Ma da cosa proviene un gesto simile? Una nuova ricerca, pubblicata sulla rivista “Cognition”, per la prima volta prova ad offrire una spiegazione. Secondo i ricercatori inglesi e svedesi che hanno condotto lo studio, non si tratterebbe solo di un’abitudine dei piccoli, ma di qualcosa che ha a che fare con il modo in cui si origina il linguaggio.

Gli studiosi hanno osservato e filmato 14 bambini di quattro anni mentre erano impegnati in una serie di compiti che richiedevano grande concentrazione: uno consisteva nell’aprire e chiudere un lucchetto e prevedeva dunque una buona padronanza dei propri gesti, un altro richiedeva doti di comprensione di un testo narrato e l’abilità di ricordare i dettagli di una storia, un altro ancora doti comunicative: al gesto del ricercatore (un colpo sul tavolo) corrispondeva il gesto del bambino (un altro colpo con il palmo della mano aperto). I ricercatori hanno poi studiato i video raccolti per capire in quali situazioni e quanto spesso i piccoli tirassero fuori la lingua. E da quale parte quest’ultima tendesse ad andare.

Dall’esperimento è emerso che tutti i bambini osservati hanno tirato fuori la lingua, a conferma del fatto che è un’abitudine molto diffusa in tenera età. Ma a contraddire le aspettative degli studiosi è stato il “quando”: non l’hanno tirata fuori mentre facevano il primo gioco (quello che richiedeva più controllo dei propri gesti), ma durante l’ultimo, quello che metteva in atto il meccanismo della comunicazione: “Tutto ciò ha senso in relazione alla storia evolutiva del linguaggio. Quel gioco è rapido, richiede gesti della mano e interazione – spiega il ricercatore Christian Jarrett – E sono questi i rudimenti del linguaggio”.

Le regioni della corteccia cerebrale che sono responsabili dei movimenti della bocca e di quelli delle mani si trovano a stretto contatto. Secondo alcune teorie sull’evoluzione del linguaggio, prima della fase “parlata” c’è stata una fase gestuale, durante la quale ci esprimevamo solo a gesti. Poi c’è stata una transizione ma parole e gesti hanno continuato a dipendere dallo stesso emisfero cerebrale sinistro. E proprio perché controllata dalla parte sinistra del cervello, la lingua tenderebbe ad andare verso destra. “Mani e lingua hanno una relazione reciproca: ecco perché quando le azioni che si richiedono sono complicate la lingua fa capolino”, spiegano i ricercatori. Ma se è un gesto così spontaneo perché sono pochi gli adulti che continuano a farlo? Secondo gli studiosi, la spiegazione deriva dal fatto che “siamo cresciuti”: tutta colpa della connotazione negativa che diamo alla cosiddetta “linguaccia”.

 

Articolo di Ilaria Betti – L’Huffington Post

SALUTE SUL telefonino

La salute sul telefonino

La salute sul telefonino

24 LUG – Si è insediato, presso il Ministero della Salute, il tavolo di lavoro sulla mobile Health. Il gruppo lavorerà per la tutela della salute dei cittadini in relazione alla diffusione della pratica della medicina supportata da dispositivi mobili come PDA e telefoni cellulari mediante l’utilizzo di applicazioni specifiche progettate per finalità mediche (med apps) quali la raccolta di dati clinici, trasmissione di informazioni sullo stato di salute al personale medico o agli stessi pazienti.

“Il fenomeno sta assumendo una dimensione sempre più rilevante – sottolinea una nota del Ministero – in relazione all’ampia e crescente diffusione di tali applicazioni, che sono di facile accesso e di costo contenuto mentre, nel contempo, sussiste una necessità di regolamentazione della materia e una ridotta conoscenza della popolazione nel corretto utilizzo di tali risorse.

La Direzione Generale dei Dispositivi Medici e del Servizio Farmaceutico ha da tempo posto un particolare focus sui rischi derivanti da tale pratica e sulla necessità di una sua corretta regolamentazione. Il tavolo di lavoro vede la partecipazione di rappresentanti dell’Istituto Superiore di sanità, dell’Aifa, dell’Agenzia per l’Italia digitale, del Ministero dello Sviluppo Economico, del Garante per la privacy, delle Università e delle principali Associazioni di categoria (Assobiomedica, Farmindustria, Società italiana di telemedicina) al fine di creare un ambiente istituzionale e collaborativo tra i soggetti che condividono l’esigenza di sistematizzare e gestire al meglio l’evoluzione tecnologica applicata al mondo della salute.

Più nello specifico ed in tempi brevi grazie alla partecipazione cooperativa di tutti i soggetti sopra citati, si intende pervenire ad adeguamenti normativi delle Apps mediche con riguardo al loro monitoraggio, produzione, distribuzione ed utilizzo nell’ambito della salute.
 (FONTE: QUOTIDIANO SANITA’)

 

AIUTACI A SOSTENERE I NOSTRI SOGGIORNI ESTIVI CLICCA QUI!