La lettera aperta per Zingaretti su “Il Corriere della sera”
Coop S. Francesco a rischio «La Regione ci sostenga»
Vogliamo comunicare la situazione di disagio della Cooperativa Sociale S. Francesco Onlus, di via del Casaletto. Gestiamo un centro diurno in regime residenziale e semiresidenziale, accreditato dalla Regione, per circa 27 utenti con disabilità mentale, e un centro di riabilitazione prevalentemente per bimbi malati: siamo accreditati per 60 terapie al giorno. A oggi il budget regionale basta a coprire solo un terzo delle prestazioni previste. La cooperativa ha requisiti e risorse per soddisfare il fabbisogno richiesto dai cittadini, ma è bloccata dal mancato stanziamento dei fondi. Ogni giorno riceviamo richieste disperate di genitori di bambini con problemi dello sviluppo neuropsicomotorio e del linguaggio (causati da paralisi cerebrale infantile, Down, autismo, etc), ché non riescono a pagare le terapie privatamente. Tante anche le richieste per adulti disabili affetti da malattie degenerative (Parkinson, Alzheimer, SLA, SM), ictus, ischemie o traumi cranici, con esiti di problemi di linguaggio e/o deambulatori), mali che non possono aspettare la burocrazia. Il bisogno di assistenza sanitaria è molto più importante dei cavilli. Nonostante la cooperativa sia in sofferenza economica, i soci hanno voluto mantenere alti i livelli di qualità dei servizi. Per farlo si sono ridotti lo stipendio. Dal 2010 i dipendenti sono in cassa integrazione, che terminerà a giugno, senza possibilità di rinnovo. La chiusura della S. Francesco sarebbe una catastrofe per gli utenti e circa 260 famiglie con grave disagio sociale, già assistite da noi per la distribuzione di viveri e sostegno di beni di prima necessità attraverso il suo sportello sociale. Il problema è il modo in cui viene stanziato il budget regionale, pertanto chiediamo di rivedere le logiche con cui vengono attribuiti i fondi, che non si basino quindi solo sulla storicità delle prestazioni degli anni precedenti, ma sull?accreditamento e sul fabbisogno territoriale. Chiediamo anche che venga assegnato il finanziamento previsto in accreditamento; questo lo si può fare ridistribuendo in modo più equo i contributi per le strutture ex art.26, per dare la possibilità a cooperative vere, come la nostra, di dare risposte adeguate e pragmatiche alle richieste del territorio.
Cooperativa Sociale San Francesco
Pagina 12
(28 aprile 2015) – Corriere della Sera
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